Visita dell’Assessora regionale Paola Salomoni al Tecnopolo di Modena e Mirandola. Due strutture capaci di essere attrattive a livello nazionale e internazionale. Ricerca a servizio dell’innovazione nelle imprese e della competitività di un intero territorio.
La Regione in visita al Tecnopolo modenese. L’Assessora regionale Paola Salomoni – con deleghe alla Scuola, Università e Ricerca – ha dedicato una giornata alla conoscenza approfondita delle attività che si svolgono al Tecnopolo di Modena e al TMP Mario Veronesi di Mirandola.
Nel corso della visita della delegazione regionale, insieme all’Assessore era presente Morena Diazzi, Direttore generale economia del lavoro e della conoscenza, erano presenti anche il Rettore dell’Università di Modena Porro Carlo Adolfo, i sindaci del territorio dell’Unione dei Comuni Area Nord, l’Assessora del Comune di Modena Ludovica Ferrari e il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari.
Due centri di innovazione al servizio di imprese e territorio che racchiudono esperienze di innovazione e ricerca di caratura nazionale e internazionale a servizio delle imprese e della ricerca.
‘Il TMP di Mirandola dedicato al biomedicale – ha sottolineato Barbara Bulgarelli direttore di Democenter nel corso della presentazione – nel periodo della pandemia ha consolidato un ruolo di riferimento nazionale, basti pensare solo che è stato identificato come centro certificatore di un dispositivo sanitario. Il Tecnopolo, ha infatti ricevuto oltre 800 domande da parte di aziende, istituti e soggetti pubblici e testato più di 300 materiali per produrre mascherine chirurgiche’.
Forte è la collaborazione con l’Università di Modena. Così come a Mirandola troviamo il lavoro del prof. Dominici Responsabile Scientifico del laboratorio MAB – Microscopia Applicata e Biologia Cellulare, del Prof. Luigi Rovati, Responsabile Scientifico del laboratorio MS2 – Materiali, Sistemi e Sensori e del Prof. Aldo Tomasi, Responsabile Scientifico del laboratorio TOP – Tossicologia e Proteomica e PoS – Polymer Science Lab; il Tecnopolo di Modena può vantare tra gli altri, laboratori di fama internazionale come quello delle cellule staminali diretto dal prof Prof Michele De Luca, Intermech MoRe per la meccanica avanzata e la motoristica diretto dal Prof. Francesco Pellicano e AIRI intelligenza artificiale della Prof.ssa Rita Cucchiara.
Una sinergia istituzionale che vuole rispondere come rete territoriale alle imprese per offrire competenze e strumentazioni all’avanguardia. Il Tecnopolo di Modena ospita 9 laboratori di ricerca industriale accreditati presso la Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna dotati di competenze, strumentazioni e risorse negli ambiti Meccanica e Materiali, ICT, Scienze della Vita.
All’interno del Tecnopolo sono presenti, inoltre, strutture di accoglienza per le imprese, spazi per spin-off innovativi e per laboratori di ricerca privati.
Il TPM di Mirandola inoltre verrà presto ampliato, mettendo a disposizione anche ulteriori uffici e laboratori per startup, sale riunioni e spazi di coworking. Il nuovo edificio sarà inaugurato all’inizio del prossimo anno.
‘Un Hub di innovazione, che diventa sempre più completo– sottolinea Barbara Bulgarelli – Un ampliamento che mira a rafforzare il Distretto biomedicale ribattezzato dal prof. Dominici, MIT Mirandola institute of Tecnology’.
Il progetto di ampliamento del Tecnopolo si colloca all’interno dell’attività 5.1 ‘Sostegno allo sviluppo delle infrastrutture per la competitività e per il territorio’, promossa dalla Regione Emilia-Romagna. “È la capacità di tenere in rete tutti i poli della conoscenza con Università, Centri di Ricerca e Laboratori insieme alle nostre imprese che contribuisce a fare di questo territorio un importante presidio – ha dichiarato Paola Salomoni, Assessora regionale alla scuola, università, ricerca, agenda digitale nel corso della visita ai centri di eccellenza del modenese – Il trasferimento di nuove tecnologie e saperi al sistema produttivo è una leva fondamentale di sviluppo per una regione come la nostra, che guarda alle sfide future con la volontà di essere sempre più competitiva a livello internazionale”.